Pacific Palisades

Dario Voltolini

Einaudi

L’idea è tanto semplice quanto forte: esiste uno scambio di amore e di dolore tra noi e il mondo, tra noi e gli altri, e questo scambio avviene attraverso il muro che ognuno di noi è. Un baluardo che è anche una valvola, un filtro: una palizzata pacifica. Dario Voltolini – una delle penne piú originali e fieramente isolate della letteratura italiana – ha scelto la forma del racconto in versi per compiere insieme a chi legge un viaggio intimo e universale nel tempo e tra le parole.

«L’onda scende lungo gli anni
e passa dentro le persone.
Nelle vene del tempo soffiano
come un vento
il dolore l’orrore l’amore,
la generazione delle generazioni
e viene da chiedersi se sia lo stesso vento,
o un diverso stile di movimento,
a far sí che nell’immaginazione
veniamo portati in alto in orbite
da cui guardare sotto».

Convocando sulla pagina le persone a lui piú care e le loro storie, Voltolini ha immaginato un dialogo tra i vivi e coloro che non lo sono piú, facendo emergere una prospettiva nuova: ognuno di noi custodisce dentro di sé, insieme al proprio passato, anche – forse soprattutto – quello di chi ci ha preceduto. Da questo testo, Romaeuropa Festival porterà nei teatri un reading con le musiche di Nicola Tescari diretto e interpretato da Alessandro Baricco. (dal sito dell’editore)

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