Katherine Rundell

Sophie sui tetti di Parigi

Rizzoli

 

Elizabeth battè le ali contro le guance di Sophie, ma non spiccò il volo.
Essere accolti dagli uccelli! Pensò Sophie. Lì, nel bel mezzo del cielo! 
“Matteo! È davvero troppo bello!”. Non trovava le parole. 
“Come la musica”.

Sophie viene trovata da Charles Maxim al centro della Manica, all’interno della custodia di un violoncello la mattina del suo primo compleanno. La bimba, avvolta negli spartiti aperti di una sinfonia di Beethoven, giunge alla deriva, intorno a lei non ci sono altri superstiti al terribile naufragio, nessun segno di sua madre, solo in lontananza la prua della nave che sparisce nell’oceano.

Charles, trentaseienne alto un metro e ottantanove centimetri che parla inglese con le persone, in francese con i gatti e in latino con gli uccelli, non aveva mai avuto a che fare con un bimbo prima di allora, ma dal momento in cui prende in braccio Sophie, decide di tenerla con sé, sotto lo sguardo scettico di Miss Eliot, l’assistente all’infanzia che periodicamente si occupa di controllare la crescita della bambina.

L’educazione impartita a Sophie è certamente straordinaria per l’epoca: Charles le insegna l’importanza dei libri, delle parole, della musica, le permette di indossare i pantaloni e di arrampicarsi sugli alberi e le ricorda l’importanza di non ignorare mai una possibilità. 

Sophie ha infatti una certezza, in fondo crede profondamente di non essere un’orfana, sua madre esiste, lo sente, e sa che è una musicista: “l’ho vista. Ne sono certa. E ricordo il violoncello”.

La disapprovazione di Miss Eliot cresce negli anni, la donna definisce  il loro modo di vivere assolutamente inappropriato, per questo quando Sophie compie 13 anni prende una decisione: Charles e la ragazza devono separarsi e quest’ultima deve essere condotta  in un istituto dove ricevere una corretta educazione.

Non c’è altra soluzione possibile se non la fuga, Charles e Sophie preparano i bagagli e partono per Parigi : “Se decideranno di seguirci – o, più probabilmente, di avvertire la polizia di Parigi- non succederà prima di due o tre giorni”.

Comincia così una straordinaria e poetica avventura durante la quale Sophie scoprirà il suo lato guerriero e la sua vita si incrocerà con quella di Matteo e degli altri bambini dei tetti. 

Katherine Rundell ci racconta questa storia intrisa di poesia e coraggio, di forza e dolcezza che incanta come la vista sui tetti di Parigi, regalando ai lettori un romanzo impossibile da dimenticare.

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