Mercoledì 3 maggio ore 20.45
Chiesa di San Giuseppe
via Santa Teresa 22

Alberto Gaino presenta

Il manicomio dei bambini. Storie di istituzionalizzazione

Edizioni Gruppo Abele

Con l’autore discutono Anna Maria Baldelli, procuratore della Repubblica – Tribunale per i minori, padre Antonio Menegon, Comunità Madian dei Religiosi Camilliani e don Fredo Olivero, Pastorale dei migranti Torino.

«Un libro scritto per non dimenticare, per ricordare a chi è vissuto al tempo dei manicomi e per informare chi non c’era. Ma scritto anche per smontare l’illusione che oggi la fabbrica della follia sia altro da quanto era in passato»

“Collocato al centro di Tutela dei minori in un collegio, là inghiottì una biglia giocando; fu ricoverato in ospedale, da dove, per il suo comportamento vivace e irrequieto, finì nel centro psichiatrico di Collegno, solo e abbandonato tra adulti e anziani malati di mente”. Questo è solo l’inizio della storia di Alberto B., un bambino di otto anni di “spiccata intelligenza” la cui unica colpa era solo quella di soffrire di carenze affettive per essere stato abbandonato dai genitori. Il travagliato percorso continuerà poi presso “l’Istituto psico – medico – pedagogico” di Villa Azzurra, a Torino. Di fatto un manicomio per minori, all’epoca diretto da un medico psichiatra soprannominato “l’elettricista” per il suo frequente ricorso alla pratica dell’elettroshock, definita dallo stesso medico “argine all’aggressività e antidoto all’angoscia in virtù della sua funzione espiatrice nei confronti dei bambini”. A Villa Azzurra Alberto vivrà un incubo fatto di sopraffazioni, abusi e violenze, perpetrate con un sadismo così feroce che la cosa costerà anche una denuncia a “l’elettricista”. www.gruppoabele.org

Intervista a Alberto Gaino

«Io mi dicevo: se vedo i merli dalle finestre, vuol dire che sto bene e a posto con la testa, se invece il cervello era tutto confuso, dipendeva dai giorni, era per i farmaci che mi davano».
Angelo è un sopravvissuto. Uno di quei bambini che hanno passato l’infanzia in un manicomio. http://www.vanityfair.it