Un luogo di vacanza per gatti torinesi (in via Manin)

di Susanna Fadini

Io e Paola arriviamo a Noli circa 14 anni fa… in un appartamento che si trova proprio dietro la nuova sede della libreria, l’antico caseggiato ligure da’ su via Colombo e l’appartamento da noi occupato per molti anni si trova in via Manin esattamente dietro.
Le notizie sulla casa sono importanti perché riguardano gli ospiti di quegli anni, che comprendono figli, nipoti, i nostri cani adorati (Bacco, Orso, la Chicca – la cagnetta di mia madre e la giovane Chica…), ma anche alcuni gatti!

Il primo ad arrivare a Noli fu il mio amatissimo Reddy un gatto rosso, che arrivò in via Manin molto anziano (credo avesse 16/17 anni) e nonostante tutto si godette il soggiorno marino in tutta tranquillità tanto che il giorno prima di partire lo portammo in spiaggia e anche lì respirò l’aria di mare senza batter ciglio in braccio a Paola.
Quando Reddy mi lasciò dopo circa un anno arrivarono Nina e Tosca, due trovatelle che ci andammo a recuperare in una zona un po’ sperduta di Torino.

Quando arrivò il momento di andare a Noli decidemmo di portarle con noi per non lasciarle sole, dato che erano pochi mesi che stavano con me.
Arrivati a destinazione per alcuni giorni andò tutto bene, le gatte erano tranquille, poi un bel giorno non le trovammo più… non riuscivamo a capire dove potessero essersi nascoste…!! anche perchè la casa era molto piccola, ma aveva un segreto in verità… una porticina abbastanza grande nel muro di entrata che non avevamo mai aperto e preso in considerazione, e che a dire la verità ci spaventava un po’.

Ad un certo punto vedemmo con nostra grande sorpresa comparire la Nina (la gatta tricolore) bella tranquilla per nulla spaventata e cercando di capire da dove arrivasse ci accorgemmo che la porticina misteriosa era semiaperta, la aprimmo completamente e scoprimmo un ampio locale (che tra l’altro aveva una finestra che dava su via Colombo dove si trova oggi la libreria) all’interno della quale le due briganti se la spassavano allegramente anche perchè non erano sole… ma in compagnia di una mucca di cartapesta bianca e nera, che occupava gran parte dello spazio.
Noi pensammo facesse parte di una di quelle maschere che si mettono sui carri a Carnevale o in qualche altra festa patronale, e abbiamo fantasticato giorni e giorni sulla sua origine e su chi e da quanto l’avesse appoggiata li dentro, poi dimenticandosene.

A dire la verità c’era solo la grossa testa, di cui le due gatte non avevano affatto paura nonostante fosse davvero molto grande. Insomma si erano ricavate uno spazio gioco da dove entravano e uscivano con grande disinvoltura e divertimento e avevano trovato una nuova “amica”!

Di quel piccolo appartamento misterioso ho un bellissimo ricordo, lo abbiamo poi lasciato a malincuore, perchè era proprio nel centro di Noli e ci si sentiva assolutamente parte di questo meraviglioso borgo che fu anche la quinta Repubblica marinara, come è segnato su quasi tutte le targhe di tutte le strade, stradine e carugi.